Il Leone è un segno di fuoco, di natura  maschile e fissa e nasce quando la stagione è nella sua massima espansione, nel momento più caldo dell’estate, quando il Sole elargisce a piene mani il suo calore e la spinta vitale con la stessa forza propulsiva che ritroviamo nelle persone nate sotto questo segno zodiacale.

​Dal carattere aperto e generoso il Leone può essere espansivo e sicuro di sé ma questa sicurezza non sempre corrisponde alla sua realtà interiore che se non ben consolidata potrebbe essere più ostentata che vissuta.

​La sua natura è indipendente e brillante, sa dire con franchezza quello che pensa, anche se nel farlo può tradire una certa condiscendenza e qualche volta un sentimento di superiorità. Questo sua sicurezza  gli consente di restare fermo, deciso e poco influenzabile.

E’ il secondo segno di Fuoco, quello in cui l' elemento si esprime in tutto il suo fulgore,

il fuoco leonino infatti è una fiamma che arde vivace, non è come nell’Ariete la prima scintilla che arde per dare inizio a qualcosa di nuovo, né la brace che si espande del Sagittario; qui c’è tutta la pienezza della sua manifestazione.

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Il segno zodiacale del Leone rappresenta la forza che può venire sia dall’istinto che dal coraggio: quella istintiva che non è guidata dal ragionamento ma dal coraggio che viene dalla generosità e dal fuoco che sa esprimere quando è chiamato a confrontarsi con le sfide della vita.

Il suo pianeta governatore è il Sole, la stella più importante del nostro sistema solare ed esattamente  come quella del Sole la sua è un’energia di grande manifestazione, che irradia forza e calore. Tradizionalmente il Leone è il segno collegato all'archetipo dell'Imperatore che ne rappresenta la forza di identificazione che i nativi sanno ben esprimere quando sanno assumersi le responsabilità ed essere un punto di riferimento per gli altri.

Il mito greco relativo al segno racconta l'ostacolo che l'io incontra nel suo sviluppo, simboleggiato dall'uccisione del leone di Nemea, perpetrata da Ercole .
Per ritrovare se stesso l'eroe del mito dovrà superare dodici prove, e la prova più famosa , è appunto quella relativa all 'uccisione del leone di Nemea.
La storia  racconta che in quella contrada un leone uccideva gli uomini facendo continue razzie e che fosse impossibile prenderlo; il leone pareva invulnerabile ed inoltre il suo rifugio era una caverna con due uscite che nessuno conosceva.

La figura del leone di Nemea rappresenta la forza cieca, non ancora consapevole dei propri istinti: in questo segno c'è tutta la forza dell'energia vitale ma il suo progetto evolutivo consisterà nel trovare la strada per imparare a metterla al servizio della comunità, a non utilizzarla solo per fini egoistici, ma trasformandola, grazie anche al grande cuore dei nativi, in una risorsa utile per migliorare l'umanità.

​Nell'Allegoria infatti al Leone viene dato il compito di mostrare lo splendore della creazione, ma gli si raccomanda di non peccare di orgoglio, sentendosi lui stesso il creatore della vita.    L'immagine che ne deriva è quella del potere personale senza ricettività comprensiva; incentrato solo su se stesso.

Analizzando il mito del Leone di Nemea, è facile comprendere il significato metaforico della caverna in cui viveva ed in particolar modo delle due aperture che simboleggiano a livello evolutivo ed umanistico il concetto di individuazione che è dato dalla sintesi dei valori maschile-femminile, l'essenza femminile materna fatta di ricettività e comprensione e quella del maschile composta  dalla logica e dalla volitività . 
Nel mito Ercole sconfisse il leone con le proprie mani senza arma alcuna, grazie al suo straordinario coraggio; etimologicamente la parola “coraggio” significa “ agire col cuore”, e questo è senz'altro uno dei doni del Leone , che nel mito è rappresentato dal vestito di Ercole, ossia la pelle del leone. Una bellissima metafora che ci insegna che superando l'orgoglio e la sete di potere sugli altri, egli aveva superato la sua sfida evolutiva, agendo con coraggio e comprendendo che i nostri istinti non devono essere schiacciati ma portati ad una coscienza superiore.

In questo segno viene dato all'uomo il compito di assimilare ed utilizzare le energie istintuali in senso spirituale, come chiarificatore e pacificatore dell'elemento vitale e per fare questo è necessario superare la prova dell'orgoglio, acquisendo consapevolezza del nostro vero sè.

Attraverso il suo percorso evolutivo, nel segno del leone può realizzarsi quello che gli antichi chiamavano “ io sono quello che sono” ossia quell'illuminazione che permette di avere la vera visione dell'anima, che risiede nel nostro cuore aperto in connessione con il nostro maestro interiore e con la "Fonte divina". 

​Il viaggio del Sole in Leone consiste nel comprendere cosa significa veramente essere “Un Sole per se stesso e per gli altri”; è l’archetipo dell’eroe che,  come  Ercole, dopo aver affrontato le prove necessarie a consolidare una nuova  consapevolezza di sè , deve scoprire il proprio reale potere ed imparare ad usare la sua forza ed il carisma in modo equilibrato e per il bene di tutti.

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Il Leone è per natura un segno solare, generoso  e volitivo e possiede un grande potenziale creativo che riuscirà ad esprimere in modo sempre più sicuro e fiducioso, costruendo lentamente la propria identità chiara e luminosa, sviluppando autosufficienza e valore vero ed imparando anche a non avere troppo bisogno dell’ approvazione altrui.

​C’è in lui una grande visione, una grande creatività sorretta da una forte immaginazione, ma altresì un enorme bisogno di riconoscimento che possa confermargli il proprio valore.

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Per realizzare il suo viaggio eroico, il Leone deve mettere da parte l’orgoglio ed il suo senso di superiorità ed imparare ad usare la propria energia per comprendere  veramente la sua vera forza e per gestire saggiamente il proprio potere personale. Sarà allora che conseguirà quel vero senso di sé che sopraggiunge solo dopo aver contattato le proprie profonde risorse interiori.

Il Leone allora diverrà davvero un "Sole" capace di irradiare la sua luce e la sua creatività, grazie alla consapevolezza che solo agendo veramente ascoltando il suo grande cuore potrà essere il migliore “sovrano” per se stesso ed un giorno anche per gli altri.