GEMELLI -  IL PROGETTO DEL SOLE 
 
Periodo: 21 Maggio- 21 Giugno
Segno: mobile
Elemento: Aria
Domicilio: Mercurio
Esaltazione: Plutone
 

​​Il segno dei Gemelli è il primo dei tre segni d'aria, maschile e di natura mobile, elemento che dà il via alla struttura mentale e cognitiva, il suo pianeta governatore è Mercurio che rappresenta l'intelligenza razionale e la comunicazione; e non a caso nell'antica Grecia Mercurio chiamato anche Hermes ,aveva il compito di essere "il messaggero degli Dei".

I nativi del segno sono caratterizzati da un grande desiderio di conoscere, di sperimentare e di muoversi in modo da poter scambiare le informazioni con gli altri, al fine di acquisire sempre nuove conoscenze, a tutti i livelli, cognitive e sociali; mediante il pensiero logico causale e la percezione sensoriale che permette all'essere umano di cogliere le informazioni dall'esterno e di portarle all'interno collegandole tra loro.

Le parti del corpo umano relative al segno sono le braccia ,i polmoni ed il sistema nervoso, la cui funzione è di creare la comunicazione tra le informazioni del mondo e la capacità di farle proprie utilizzando la razionalità ed il pensiero causale ed organizzativo.

E mobile è anche il temperamento di chi nasce sotto questo segno, che ha bisogno di viaggiare, comunicare ed intessere molteplici contatti.

L’atmosfera che si respira in questo periodo dell’anno è vivace, gioiosa e piena di brio.

Tutto è ancora in formazione, in movimento. In astrologia Umanistica la sua collocazione stagionale e cioè dopo l'inizio della primavera (che rappresenta l'infanzia) e prima dell’estate (20/30 anni), ci indica quella fase di passaggio tra l’infanzia e la gioventù ossia il periodo dell'adolescenza ed anche la psiche del Gemelli è proprio così: giovane, duttile e sempre alla ricerca di qualcosa da conoscere, da scoprire e da imparare. 

​Le parole chiave del segno sono: io penso e conosco.

Sotto il dominio di Mercurio l’essere umano impara a tradurre verbalmente le sensazioni e le immagini che riceve dal mondo circostante ed il segno dei Gemelli è in correlazione a questa fase di crescita del bambino: quando comincia a parlare ed a cercar di comprendere ciò che vede attorno a sé. 

L'altra funzione di Mercurio è la socializzazione che i nativi sanno esprimere molto bene, essendo un segno aperto, socievole, che comunica e cerca l’intesa intellettuale prima di quella emotiva; il suo pensiero è libero da concetti rigidi e da opinioni cristallizzate.

I Gemelli pensano e lavorano moltissimo a livello intellettuale, ma fanno fatica ad integrare il piano emotivo e quello istintuale, questa mancanza di comunicazione è ciò che li rende un segno "doppio" in quanto non avendo integrato entrambi gli aspetti si trova a vivere le due polarità in maniera separata. 
Quindi avremo il Gemelli allegro, giocoso, spigliato e divertente, capace di diffondere allegria e leggerezza, di creare sempre nuovi contatti, a cui però non riesce a dare sempre continuità, incarnando perfettamente il "Puer Aeternus" ossia l'eterno fanciullo quando è in una modalità.

Viceversa quando lo troveremo nella polarità opposta si manifesterà in maniera molto più seria ed a tratti fredda, talmente distaccata dalle emozioni da poter assumere talvolta anche tratti di pessimismo e di cinismo.

Il mito del  “Puer Aeternus” presenta una psicologia caratterizzata dalla difficoltà a staccarsi dalla "matrice originaria", dalla problematicità a trovare una collocazione stabile, da impazienza e vivacità immaginativa che sul piano individuativo assume invece il valore positivo della disponibilità e della capacità a rinnovarsi.

D'altro canto il "Puer" è anche figura della nostalgia; nostalgia che Jung spiega come difficoltà a separarsi dalla madre, e che contiene in sé un' inconscia aspirazione a tornare in uno stato di incoscienza. E' anche colui che, tendendo ad evolvere verso l'autonomia ,fa molta fatica a conquistarla completamente...è il simbolo del desiderio insaziabile che non trova mai il suo oggetto derivante dalla nostalgia del concetto di "madre perduta".

Da questi tratti possiamo cogliere tanto le grandi potenzialità quanto la grande fragilità di questo archetipo, oltre alla sua intrinseca dualità data dalla particolare inclinazione verso la doppia polarità insita nel segno.

Da un lato ne cogliamo il continuo divenire e la ricerca inesausta dell' "eternamente giovane", dall'altro l'incompiutezza e l'inconsistenza e l'eterna insoddisfazione che sono le caratteristiche negative del segno dei Gemelli.

 

Il mito correlato al segno è quello di Castore e di Polluce: i Dioscuri.

Il primo dei due era nato dall'unione di Leda e Tindaro, il secondo dall'unione di Leda e Giove, per cui il primo era mortale poichè figlio di un terrestre, il secondo immortale in quanto figlio di un Dio.

Essi rappresentano il sé inferiore, soggetto ad egoismi e passioni, gestito dalle forze metaboliche terrestri, ed il sé superiore che cerca il superamento staccandosi dalla realtà e rivolgendosi al sublime, al mondo del pensiero e dell'arte.

Polluce appare distaccato da ogni brama, lontano dall'elemento terrestre tanto quanto l'altro ci appare sanguigno e vitale, soggetto al desiderio.

Nella storia Castore si innamora di una donna ma verrà ucciso dal fratello di lei in uno scontro; a nulla valgono i vani scontri di Polluce che cerca di salvare il gemello senza riuscirci. Prima prova a farlo ragionare e ad allontanarlo dalla passione, poi tenta di aiutarlo nel combattimento ma Castore cadrà in un agguato e Polluce potrà solo disperarsi per la sua morte. E nel momento in cui Castore muore, Polluce comprenderà che non potrà vivere senza il gemello, ed invocherà l’aiuto di Giove.

Giove decise quindi che i due si sarebbero riuniti ad una condizione e cioè che avrebbero dovuto vivere parte dell'anno nell'Ade, e parte nell'Olimpo, dividendo così in parti uguali le loro nature mortali ed immortali.

Divennero così i Dioscuri: i protettori della vita e della morte.

Questo mito ci parla del dualismo del segno, ed anche la parola Gemelli ,che viene da “Gamos” ossia “unione”, identifica la sfida di questo segno zodiacale che sta nella possibilità di imparare ad unire dentro di sè ciò che sembra separato.

 

​In questo segno troviamo 2 tipi di individui, il tipo “Castore” caratterizzato da una curiosità affettiva, un bisogno di consumare l'amore come innamoramento senza maturarlo mai fino in fondo, pronto a partire per una nuova conquista dopo il primo periodo. Non dimentichiamoci che il Gemelli è un segno di natura mobile, vissuto da una curiosità insaziabile, che lo porta continuamente a spostare l'obiettivo mentre l'amore, in realtà, è desiderio maturato, fattosi adulto.

Poi c'è il tipo “Polluce”, colui che rifiuta ciò che è passionale e razionalizza tutto, freddando ogni istintività con l'intelletto. All'inizio c'è soltanto l'azione dell'intelletto che si compiace di quanto possa la sua capacità vincere sugli altri e sulla natura, non c'è in questa fase l'unità tra la comprensione intellettuale e quella del cuore.

 

Questo è il compito evolutivo dei Gemelli: imparare ad indirizzare la capacità intellettiva non in senso narcisistico, ma altruistico, agendo di più con il cuore e nella direzione del bene comune.

​Il progetto del Sole in Gemelli consiste nel mettere in comunicazione il mondo interno con il mondo esterno, collegando la parte mentale, sempre molto forte, con quella emotiva, a volte negata.

Il segno rappresenta  la stagione dei frutti non ancora maturi che reca in sé la promessa della maturità, ma il cui stato è solo potenziale ed iniziale: tutto potrà “divenire e prendere una forma più definita” nel segno successivo; il Cancro, segno della gestazione per eccellenza.

Il Gemelli dovrà raggiungere il suo senso di identità passando attraverso contatti, esperienze e studi; mettendo in relazione le cose, e creando i ponti che facilitino la trasmissione dei messaggi e delle informazioni.

Come Castore e Polluce nel mito dell’antica Grecia, i nativi del segno dovranno imparare a riunificare i due principi psichici di “Cielo e Terra”, esattamente come vuole il glifo dei due putti che solo insieme formano un’unità completa e capace di spaziare sia nel mondo della razionalità e dell’intelletto; sia in quello dei sentimenti e delle emozioni senza più relegarle nell’ombra ma integrandole in maniera armoniosa ed equilibrata.